Voi mi direte “chi non muore si rivede”… e avrete anche ragione! Cosa abbiamo fatto dalla fine della gara di
Varano? Dormito. Un po’ di meritato riposo. Hahaha lo so, non ci ho creduto nemmeno io mentre lo
scrivevo. Gli ultimi giorni sono stati molto intensi: come direbbe il buon Torriti: “dalla gara ci siamo portati a
casa un senso di gruppo e appartenenza maggiori… ma anche tanti problemi da risolvere”.
Ma andiamo per gradi.
Sabato 16 è stata una giornata davvero impegnativa, con una temperatura media di 34 gradi. Percepiti
almeno 40. Per la nostra vettura Driverless non è stato un gran giorno: la sera prima ci siamo accorti che la
scheda madre della scatola PC aveva un problema di contatto: le vibrazioni del motore e del cambio per
inserire la prima marcia la facevano spegnere, e quindi è risultato impossibile completare l’EBS test. Gara
finita. Povero il nostro tesoro viola: è stato a nanna per il resto della manifestazione.
Per la vettura Combustion, invece, è stata la prima giornata di prove dinamiche. La mattina si sono disputate
acceleration (nella quale la macchina deve accelerare per 75 metri in rettilineo partendo da ferma ) e skidpad
(che valuta la velocità in curva della vettura lungo un tracciato a forma di 8), il pomeriggio autocross ( una
prova di sprint da eseguire su un giro di circuito per valutare la maneggevolezza della vettura) . Durante
la giornata abbiamo riscontrato problemi al cambio e perdita di potenza al motore abbastanza randomico.
Nonostante questo, siamo riusciti a completare tutte le prove, ottenendo i seguenti risultati: sedicesimo
posto all’acceleration, dodicesimo allo skidpad, quattordicesimo all’autocross.
Nota positiva della giornata è stato il fatto di aver avuto la possibilità di confrontarci con i giudici per avere
dei feedback sui risultati del design event svolto il giorno prima. Abbiamo avuto molti spunti interessanti da
poter approfondire nelle prossime settimane per arrivare ancora più carichi alle gare in Ungheria e Spagna
(anche qualche punzecchiata, ma ce la meritavamo).
Domenica 17 è stata una giornata davvero intensa, iniziata festeggiando il compleanno di due membri della
squadra: Mario Bianchi e Andrea D'Ambrogio.
Giornata di endurance, la prova regina. La macchina avrebbe dovuto portare a termine un percorso di 22 km
senza riscontrare problemi tecnici. Sabato sera eravamo timorosi di non riuscire a finire la prova, dati i
problemi che ancora non eravamo riusciti a risolvere completamente. Quindi, la mattina, sveglia presto per i
tecnici, che alle 6.45 erano già ai box a controllare che ogni parte della macchina fosse perfetta: connettori,
viti, serraggi, giochi vari e tutto il resto delle componenti.
Alle 14.30 è stato il nostro turno: quel che era fatto era fatto, restava solo da incitare i nostri piloti dagli spalti
e sperare che tutto andasse per il meglio. La macchina ha terminato la prova con un tempo totale di 1628,462,
un solo cono preso, un efficiency score di 28,224 e un total score di 149,563, posizionandosi al sesto posto.
Nonostante i prognostici non fossero dei migliori, siamo molto soddisfatti del risultato. Aspettando che i
giudici facessero gli ultimi controlli sulla vettura abbiamo potuto parlare con molti ex membri venuti a Varano
da esterni per sostenere il Team: abbiamo condiviso aneddoti passati e potuto chiedere loro consigli su come
migliorarci per il futuro. È stato emozionante vedere come, a distanza di anni, le persone continuino a provare
un profondo affetto per la Squadra e per le esperienze che questa ha dato loro la possibilità di provare. Come
disse la nostra Direttrice Tecnica Chiara: “La verità è che chi entra in squadra poi ne farà sempre parte”.
In serata abbiamo fatto le foto di squadra e con i vari team italiani, per poi andare alla cerimonia di chiusura
della Formula ATA: primo posto per il Business Plan DV! Abbiamo anche vinto il premio di uno degli sponsor
dell’evento, ERRE technology, che ha scelto noi per il miglior “Know How, agility e problem solving”. Un vero
onore.
Serata in campeggio a festeggiare e ascoltare i discorsi finali del nostro Team Leader – qualche lacrimuccia è
scesa – poi di nuovo alla volta di Pisa.
A coronare questa bellissima esperienza c’è stato il fatto di aver conosciuto Joshi, il nostro vicino di box in
gara. Ragazzo indiano venuto in gara da solo a causa di problemi con la spedizione della macchina, ha fatto
la prova del Business Plan DV contro di noi classificandosi secondo. Estremamente simpatico e gentile, Joshi
ci ha anche permesso di colonizzare il suo box dato che a lui non serviva molto spazio. Durante i giorni a
Varano abbiamo passato molto tempo con lui, tanto da portarlo con noi al ritorno a Pisa per festeggiare con
il sushi.
È stata un’esperienza unica, ma adesso non abbiamo tempo da perdere. Ungheria arriviamo!
Giorgia Schiaffino (PR Division)
E-Team Squadra Corse
